Si conclude il Congresso dell’Arci
con la nomina a termine di un comitato di reggenti.
Si sono conclusi i lavori del XVI Congresso nazionale dell’Arci. La partecipazione è stata molto alta: hanno seguito i lavori 579 delegati/e su 592, pari al 98%.
Quattro giornate di intensi lavori, caratterizzati dalla presenza di molti ospiti esterni, in rappresentanza delle istituzioni, dei partiti, delle associazioni e delle organizzazioni sindacali.
Gli interventi dei delegati e delle delegate sono stati più di cento, rappresentanti di circoli, di comitati territoriali e regionali provenienti da tutte le parti di Italia. Per quattro giorni si è discusso di come rendere il sistema associativo Arci adeguato al grave momento che attraversano l’Italia e l’Europa, delle innovazioni necessarie per attrezzarci a svolgere il nostro ruolo in modo sempre più efficace in un’ epoca segnata dalla più grave e lunga crisi del dopoguerra.
Tanti gli spunti e le proposte emerse, tante le esperienze raccontate. La platea congressuale ha ritenuto opportuno non procedere subito alla elezione dei nuovi organismi dirigenti e del presidente.
Si è scelto di riconvocare l’assemblea entro il 30 giugno per adempiere a questi obblighi, mentre l’associazione sarà retta sino ad allora da un comitato di reggenti composto dal presidente nazionale uscente Paolo Beni e dai presidenti dei comitati regionali.
Sono stati approvati , nella terza giornata del congresso Arci, 60 ordini del giorno, che ne caratterizzano il profilo politico e associativo.
Clicca qui per vedere l'intervento di Nichi Vendola - Presidente della Regione Puglia , di Don Ciotti - Libera, Camillo Cantelli - Presidente nazionale Arciragazzi e Domenico Rizzi - Presidente di Arci Foggia.
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